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Covid, al San Paolo di Milano più di un medico di base su quattro ha detto no al vaccino

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C’è chi dice no. All’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, l’azienda sanitaria che gestisce gli ospedali San Paolo e San Carlo, il 28% dei medici di base ha deciso di non partecipare alla campagna di vaccinazioni anti covid e, di conseguenza, di non farsi iniettare il siero Pfizer.

A renderlo noto è stato il direttore generale dell’Asst, Matteo Stocco, che domenica, in una nota, ha fatto il punto della situazione. I dottori e pediatri di base assegnati al San Paolo e San Carlo sono 316, più gli eventuali assistenti di studio, e a tutti loro è stata richiesta l’adesione alla campagna vaccinale. “Di questi il 28% ha dichiarato la non adesione – ha spiegato Stocco – e dall’8 gennaio, giorno di avvio delle vaccinazioni per questa categoria, a seguito delle prenotazioni confermate, alla data del 12 gennaio avremo 139 medici e 37 assistenti di studio vaccinati”.

I lavori, comunque, vanno avanti e nelle due strutture i vaccini vengono somministrati ogni giorno, dalle 9 alle 21, con due ambulatori dedicati, che restano aperti anche nelle giornate di sabato e domenica.

“Fino al 9 gennaio sono state vaccinate 2.282 persone tra personale dipendente, sanitario e non, specializzandi, tirocinanti, ditte fornitrici, personale universitario”, si legge nel comunicato diffuso dall’Asst. L’obiettivo è arrivare a 5.000 vaccinazioni per il personale dei due ospedali e 11.000 per le Rsa, medici di famiglia e pediatri di libera scelta.

Fonte: MilanoToday

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