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I gestori delle palestre favorevoli al green pass: “Non possiamo permetterci nuove chiusure”

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Ben venga il green pass obbligatorio per entrare in palestra, l’importante è non subire altre restrizioni a settembre”. È la posizione di Marco Contardi, presidente di Arisa, l’associazione delle imprese dello sport di Confcommercio Milano. E l’imprenditore ha lanciato un allarme: se si venissero imposte nuove limitazioni o chiusure alle strutture il 10% delle palestre lombarde sarà costretto ad abbassare la saracinesca per sempre.

“Il green pass è una soluzione – sottolinea Contardi – ma è fondamentale riaprire e avere la certezza che le persone frequentino le palestre. Se il green pass è uno strumento per far tornare i clienti ad allenarsi, ben venga. Sono assolutamente favorevole”. Il problema è cosa succederà se l’epidemia tornerà fuori controllo: “Se ci dovessero essere restrizioni, il settore avrà il colpo finale – spiega Contardi – centri piccoli e medio-piccoli non riapriranno più, soprattutto sul territorio milanese. Qualsiasi formula serva a mettere i clienti nelle condizioni di fare attività sportiva è positiva, non trovo ostacoli”.

Un problema che riguarda anche le piscine coperte che, seppur autorizzate, non hanno riaperto durante la stagione estiva. Il motivo? “I costi sarebbero stati maggiori delle entrate – osserva Contardi – e ora sono tutti in attesa di capire cosa succederà a settembre”. I gestori sono spaventati da quello che potrebbe accadere qualora dovesse ripresentarsi lo scenario dell’anno scorso: “tenere chiuso anche solo per tre mesi – chiosa Contardi – significherebbe una sola cosa: la crocifissione del nostro settore”.

Fonte: MilanoToday

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