Home ATTUALITA’ A Milano si ferma anche la movida: solo alcuni locali resistono

A Milano si ferma anche la movida: solo alcuni locali resistono

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Una Milano così non si era mai vista. Le insegne dei locali della movida milanese sono quasi tutte spente, dai Navigli fino a Brera. L’emergenza coronavirus colpisce i locali serali come pub e discoteche con l’ordinanza di chiusura a partire dalle ore 18. Per precauzione e per evitare la diffusione del contagio, il Sindaco Beppe Sala ha raccomandato ai residenti una “socialità ridotta”. Solo due locali hanno le serrande alzate, e sono lo Spritz e il Gud in Darsena. La motivazione addotta è che loro preparano da mangiare, quindi sarebbero dispensati dalla serrata.

Nel caso di locali come questi, in cui si serve da mangiare, vige soltanto l’obbligo di assembramento al bancone. Nella zona di Brera invece la maggior parte dei locali è aperta, ad esempio il Radetzky o il Giamaica. Chi trasgredisce al divieto fissato nell’ordinanza rischia una denuncia penale. L’ordinanza, però, non è esente da lacune e zone grigie circa la corretta interpretazione. Pare che sia difficile capire chi è obbligato a chiudere e chi no. Gli esercenti hanno bisogno di risposte certe.

Le conseguenze economiche della serrata saranno piuttosto serie. Per questo gli appartenenti a tale categoria chiedono alla Regione Lombardia e al Governo agevolazioni fiscali e sconti per non rischiare di chiudere definitivamente le attività.

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