Coppa e festa. Coppa ed eccessi. Coppa e feriti. La notte europea, l’esplosione per la vittoria di Wembley di Donnarumma e compagni, ha lasciato uno strascico di follia e di lavoro per ambulanze e pattuglie. Soprattutto per una bomba carta, fatta scoppiare alle 0.05 in piazza Duomo, dodici ragazze e ragazzi, tutti di età compresa tra i 19 e 25 anni, investiti da schegge e scintille.
Due di loro, inizialmente soccorsi in codice rosso, hanno subito le conseguenze più serie: al primo, un 21enne italiano soccorso al Niguarda con tre dita staccate di netto dal botto, ha subito la subamputazione della mano destra ed è stato dimesso con 40 giorni di prognosi. Il secondo, 21enne del Senegal, è stato operato al Policlinico all’addome per la rimozione di alcune schegge. Ha sette giorni di prognosi. Operato anche un 22ennne al Niguarda, ferito al torace poco prima dell’1 dal gancio di una transenna. Medicati sul posto tutti gli altri.
L’altro episodio grave in zona Sempione: un 30enne italo-sudamericano soccorso all’1.10 in via Abbondio San Giorgio e portato al Fatebenefratelli in codice rosso. Era a terra privo di sensi, probabilmente colpito da una bastonata alla testa, conseguenza di una lite degenerata: non si sa se per la partita o altro. Di sicuro, a parere dei soccorritori, aveva bevuto molto. È uscito dalla sala operatoria ccosciente ma con gravi problemi di vista: non vede ancora da entrambi gli occhi e non ha saputo dare indicazioni sui suoi aggressori.
Altrove, in piazza Emilia, nella festa si sono intrufolati un paio di ladri, che hanno derubato due amici del telefono infilando la mano nel finestrino della loro auto, incolonnata tra quelle dei tifosi. I due sono scappati dopo aver minacciato il guidatore ma hanno fatto pochi metri: una pattuglia della Polizia Locale li ha arrestati per rapina.
Fin qui il bollettino delle violenze. Ma è stata una nottata di baccanali che è andata ben oltre i classici caroselli di clacson, registrati un po’ ovunque da piazzale Loreto ai Navigli. Numerosi i bus e i tram presi d’assalto da ragazzi che si sono arrampicati sul tetto, in mezzo a un traffico letteralmente paralizzato. Bengala accesi e petardi fatti esplodere per tutta la notte e non sono mancati, come già dopo la semifinale contro la Spagna, i truffatori notturni nella Darsena. Qui, per fortuna, nessuno è dovuto ricorrere a cure mediche.
Fonte: Milano la Repubblica.it