In primo grado la donna era stata condannata a 6 anni in abbreviato. Un omicidio preterintenzionale, con diverse attenuanti poiché era stata ritenuta credibile la “sindrome della donna percossa”. Ora la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della corte d’Assise d’Appello che aveva confermato il primo grado ritenendo che vada rivalutata alla luce dell’attenuante della provocazione: la pena potrebbe essere ribassata ancora.
Fonte: Milano la Repubblica.it