Si è da poco conclusa la sessione di eventi “Milano partecipa” nei quali si è parlato di attivismo civico e democrazia partecipativa. Dalla tre giorni è emerso che il capoluogo lombardo, sulla scorta di altre città europee come Helsinki e Barcellona, è pronto a dotarsi di nuovi strumenti di partecipazione dei cittadini al governo della città. Il tutto grazie, ovviamente, alla digitalizzazione, che amplia le possibilità di coinvolgimento dei singoli alle scelte collettive.
L’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza Attiva e Open data, Lorenzo Lipparini, ha spiegato che a breve sarà applicata anche a Milano una piattaforma open source e modulare che agirà integrando i servizi digitali e quelli dell’anagrafe.
Il Comune metterà tale strumento digitale a disposizione di tutti i cittadini affinchè questi possano partecipare attivamente alla vita della città. Con l’ausilio di questa piattaforma sarà possibile effettuare consultazioni, raccogliere petizioni, proporre referendum e delibere popolari.
Durante i tre giorni del Festival “Milano partecipa” sono emerse competenze e progettualità che lasciano ben sperare per il futuro della città.
Ancora una volta i modelli vengono dal Nord Europa. “Abbiamo preso come modello la soluzione messa a punto dal Comune di Barcellona utilizzata da altre grandi città come Helsinki”, ci ha tenuto a puntualizzare l’assessore Lipparini.