La ludopatia è una piaga sempre più diffusa. A Milano la Caritas lancia l’allarme: nel capoluogo lombardo cresce il numero delle famiglie che cadono in rovina a causa dei gioco d’azzardo. In base ai dati raccolti nel biennio 2017-2018, prendendo a campione 115 centri di ascolto della diocesi di Milano, il giocatore tipo è un uomo residente a Milano con età compresa tra i 50 e i 70 anni.
Di solito è il coniuge a segnalare ai volontari della Caritas che l’altro/a ha un problema di ludopatia, meno spesso è il giocatore che ammette di essere vittima di questo tipo di dipendenza, oppure un altro familiare. Così come riferiscono i volontari che lavorano presso i centri di ascolto di Milano e hinterland, il ludopata è per lo più un soggetto che non ha problemi economici in quanto lavora, e ha una famiglia.
L’impatto della ludopatia sull’esistenza delle persone può essere devastante. Lo dimostra il fatto che oltre 300 famiglie milanesi, che non avevano problemi economici alle spalle, hanno chiesto l’intervento della Caritas perché ridotte al lastrico.
Dai dati emerge che il fenomeno è complesso, e non facile da mettere in evidenza. Non sempre è agevole intercettare le vittime e far capire loro la necessità di intraprendere un percorso di cura per uscire dal problema.
A rendere il tutto più complicato, oggi, si aggiunge pure il dilagare del gioco d’azzardo online, per cui si può giocare a tutte le ore senza neppure uscire da casa. La Caritas Ambrosiana gestisce un servizio rivolto ai familiari delle vittime di ludopatia, l’accesso allo sportello è del tutto gratuito.