Binario 21 è la zona della Stazione Centrale da cui ebbero inizio le deportazioni di ebrei nel capoluogo lombardo. Furono ventitrè, per la precisione, i treni che partirono alla volta di Auschwitz con il loro carico di vite umane: ebrei, ma anche dissidenti politici e partigiani. Oggi quel luogo, è sede del Memoriale della Shoah.
Il Binario si trova uscendo dalla Stazione e costeggiando piazza Luigi di Savoia. Una volta raggiuntala porta di via Ferrante Aporti, in posizione nascosta, sotto al manto stradale, si trova un apparecchio utilizzato all’epoca per il sistema postale. I prigionieri venivano prima caricati su un carro, poi fatti salire sui vagoni che venivano agganciati al locomotore. Il Binario 21 era utilizzato inizialmente per i servizi postali, poi si trasformò in stazione di partenza per tutti i perseguitati che si trovavano rinchiusi nelle celle di San Vittore.
Le operazioni di trasporto si svolgevano nella più assoluta segretezza. Di conseguenza, non è dato sapere con esattezza quanti deportati partirono effettivamente dal Binario 21 di Milano. Un dato incredibile però lo abbiamo: il 30 gennaio 1945 da quel binario partirono ben 605 persone, tutti italiani di famiglia ebrea, stipati nei vagoni come fossero bestie. Giunti nei campi di concentramento, 477 di loro furono uccisi. I sopravvissuti furono pochissimi, 14 uomini e 8 donne. Tra queste anche la senatrice a vita Liliana Segre.
Nell’area del Binario 21 adibita a Memoriale della Shoah, oltre alla Sala delle Testimonianze, vi è anche il Muro dei Nomi, un auditorium e una biblioteca.