Organizzavano rapine a danno di loro coetanei per rubare cellulari e capi di abbigliamento. Quattro minorenni sono stati collocati in comunità a Milano, su ordinanza di custodia cautelare. Nel maggio scorso altri due minorenni hanno seguito lo stesso iter, per lo stesso tipo di reato: rapina nei confronti di altri minori, a cui sottraevano oggetti preziosi, denaro, telefoni.
I ragazzi trasferiti in comunità (come appunto stabilisce il codice penale per l’esecuzione delle pene riguardanti i minori di anni 18) hanno perpetrato ai danni di minori tra gli 11 e i 14 anni ben sei rapine. I baby rapinatori utilizzavano spesso un coltello e un tirapugni per minacciare e talvolta picchiare le vittime. Talvolta hanno costretto le vittime a spogliarsi per sottrarre loro capi di abbigliamento o scarpe.
La delinquenza minorile è una piaga che affligge soprattutto le metropoli. Le baby gang si organizzano spesso per seminare il panico nei quartieri e tenere sotto smacco i coetanei. A nulla valgono le segnalazioni effettuate dai genitori dei derubati, che spesso temporeggiano prima di denunciare, proprio perché si tratta di minori da recuperare.
Ma quando le modalità sono violente e le rapine si ripetono frequentemente, è segno che bisogna intervenire in altro modo per evitare il peggio.