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Milano: protestano con un sit-in i lavoratori precari di Zara

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I lavoratori del comparto “Logistica” di Zara accusano la multinazionale spagnola di erogare paghe al minimo, di sfruttamento e addirittura di caporalato. Zara, presente a Milano con più di un punto vendita, è un colosso dell’abbigliamento che fattura miliardi ogni anno. Solo nel 2018 ha raggiunto un attivo di oltre 18 miliardi di dollari.

Per questo, secondo i lavoratori, è inammissibile il piano di precarizzazione che l’azienda vuole proporre, e che li penalizza ulteriormente. Gli addetti del comparto logistica, infatti, passeranno sotto il controllo dell’agenzia di lavoro Manpower. E sono proprio loro ad aver organizzato il sit-in di protesta in queste ore a Milano. Alcuni di questi lavorano per Zara da più di dieci anni, e non ritengono giusto che l’azienda, anziché stabilizzarli, pensi ad un ulteriore piano di precarizzazione.

Ad alcuni giornalisti che si sono avvicinati per intervistarli, i lavoratori precari di Zara hanno dichiarato: “Da anni subiamo condizioni di lavoro inaccettabili”. Ora si attende la risposta dell’azienda, a cui viene chiesto un piano di stabilizzazione e un intervento per rendere migliori le condizioni d’impiego. Non si sono registrati momenti di tensione, ma i lavoratori sembrano intenzionati a prolungare ad oltranza la loro protesta per affermare i propri sacrosanti diritti.