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Milano: licenziamenti a causa del coronavirus, la storia di Nicholas

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Tra le conseguenze più pesanti del coronavirus che sta colpendo il nostro Paese vi sono quelle sul lavoro. La storia di Nicholas, 21 anni, è quella di tanti giovani che negli ultimi giorni sono stati licenziati a causa della chiusura di attività commerciali. Il ventunenne lavorava in un bar del centro di Milano, molto frequentato anche da turisti.

Tutto questo, però, fino al 23 Febbraio scorso. Poi, dopo, con l’emergenza coronavirus, è arrivato il crollo. Il piccolo esercizio ha cominciato a perdere clienti, fino allo stallo totale. Dopo una settimana è arrivata la lettera di licenziamento, con la causale esplicita “Coronavirus”.

Da un giorno all’altro il giovane si è ritrovato senza impiego, obbligato a restare a casa senza stipendio e senza la possibilità di far valere i suoi diritti di lavoratore (il suo contratto part-time di 4 ore a tempo determinato è stato fatto scadere con anticipo).

Sono migliaia i lavoratori che si trovano come Nicholas, soprattutto nel settore della ristorazione. Avendo perso un impiego a causa del coronavirus, Nicholas racconta di essere scoraggiato a trovarne subito un altro. “In questo periodo è difficile lavorare, se va avanti così rischio di rimanere senza casa”, ha detto.

Per fortuna Nicholas non ha perso il sorriso e l’ottimismo: “Un risvolto positivo c’è: a Milano adesso l’aria è pulita”.

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