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Festa del gatto, come festeggiare con una ricetta casalinga

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Perché proprio questa data? L’origine della ricorrenza risale al 1990, quando la giornalista Claudia Angeletti propose un “referendum” ai lettori della rivista Tuttogatto. Chiese loro di scegliere una data in cui festeggiare, con appuntamenti ed eventi, i gatti italiani. Fu scelto febbraio perché mese dell’Acquario, segno degli spiriti liberi e anticonformisti proprio come i felini (i gatti amano l’indipendenza e l’autonomia), e perché alcuni antichi detti lo definivano “il mese dei gatti e delle streghe”.

Il 17, poi, è un numero denso di significato: il 17 nella tradizione, e per chi è scaramantico, porta sfortuna. Proprio come il gatto nero. La scaramanzia deriva dall’anagramma del numero romano: XVII si trasforma in VIXI, ossia «ho vissuto» e di conseguenza “sono morto”. Ma i gatti hanno 7 vite, si sa. E non temono la scaramanzia.

I biscotti all’erba gatta

Come celebrare la Festa del gatto? Con una ricetta casalinga, e a misura di felino! Ad esempio, i biscotti con l’erba gatta. Basta mescolare insieme 1 tazza di farina di frumento, 1 cucchiaino di erba gatta e 1/3 di tazza di latte in polvere. In un’altra ciotola, unisci 1 uovo, 2 cucchiaini di burro e 1/3 di tazza di latte. Spostali nel recipiente col composto di farina, mescola e lascia riposare qualche minuto. Prendi poi l’impasto, forma i biscotti e inforna a 180°C per 20 minuti.

Fonte: MonzaToday