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La coppia in viaggio per l’Ucraina con un camion pieno di aiuti

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Dopo una maxi raccolta di beni di prima necessità, marito e moglie sono partiti per portare gli aiuti ai loro connazionali.

Voglio comprare tutti i farmaci che servono”. È iniziata con questa frase, pronunciata davanti a un farmacista, l’iniziativa che ha portato una coppia a viaggiare verso il paese di origine, l’Ucraina, con un camion pieno di aiuti per la popolazione in guerra dopo l’attacco sferrato dalla Russia di Putin, che sta bombardando con sempre più aggressività le città del Paese europeo.

Valentyna, che lavora come collaboratrice della farmacia Culzoni di Settimo Milanese, non avrebbe pensato che quella sua esternazione avrebbe contagiato prima i titolari del negozio e poi tanti altri cittadini che con una lunga catena di solidarietà sono riusciti a donare medicine, vestiti e beni di prima necessità, raccogliendo quasi 200 scatoloni.

La giovane donna inizialmente voleva mandare un carico a sue spese, così che il marito Petru, da tutti chiamato Pietro, potesse portarli in Ucraina per dare sollievo ai connazionali sotto i bombardamenti della Russia. Il suo atto di generosità però è stato preso a modello da moltissimi settimini, tanto che alla fine il mezzo è stato riempito fino al limite di farmaci, ma anche coperte, indumenti caldi, materassini, giocattoli e alimenti a lunga conservazione, come tonno, farina e biscotti. E alla fine, Valentyna ha deciso di partire anche lei insieme al marito.

La spedizione è stata organizzata grazie a una lettera del consolato. Per questo il il viaggio deve concludersi entro 24 ore e quindi procedere senza soste. Valentyna e Petru però non sono spaventati, nemmeno davanti alle rigide temperature e alle strade ghiacciate che hanno trovato in Romania: “Ciao a tutti, siamo in una serpentina in Romania. Nevica, è scivoloso – dice la donna in un video – e andiamo piano piano. Dall’inizio sapevamo che non sarebbe stato facile. Ma nella vita nulla lo è. Grazie a tutti!”.

Il camion è partito da Settimo con un disegno di un cuore tra le due bandiere di Italia e Ucraina, messo sul cruscotto. “Era all’interno di uno dei sacchi, l’ha fatto un bambino, non sappiamo chi – ci spiega al telefono il titolare della farmacia dove è nata l’iniziativa, Federico Culzoni -. È stato messo davanti al furgone e rimarrà lì per tutto il viaggio. È diventato il nostro simbolo”. “Non sarà semplice – continua il farmacista – perché il meteo sta allungando il percorso. Attualmente sono in Romania. Ora siamo tutti qui col fiato sospeso sperando che tutto vada bene”.

Fonte: MilanoToday

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