Home CRONACA Minore rapinato e violentato a Milano: fermato 17enne

Minore rapinato e violentato a Milano: fermato 17enne

318

Violenza sessuale e rapina nei confronti di un minorenne più piccolo di lui. Con queste accuse la polizia di Stato ha fermato un 17enne. L’aggressione sabato scorso in una fermata della metro della linea 3 di Milano.

Gli agenti, sotto coordinamento della Procura del tribunale dei minori di Milano, hanno fermato il presunto autore della rapina e della violenza sessuale. In base a quanto ricostruito dalla questura, il 17enne avrebbe avvicinato l’altro minore, un ragazzino molto giovane, nel primo pomeriggio di sabato 12 marzo in una fermata della ‘gialla’, vicino a Stazione Centrale. Dopo aver aspettato che non ci fosse troppa gente attorno, l’aggressore ha minacciato la vittima con un coltello portandola verso l’uscita e riuscendo a rubargli i soldi, circa 30 euro.

Una volta in strada, il 17enne, un italiano originario dell’est Europa, avrebbe continuato a minacciare l’altro ragazzo, in questo caso a voce, portandolo in una stradina isolata, dove l’avrebbe costretto a farsi masturbare. In tutto la rapina e la violenza sessuale sono avvenute nell’arco di circa venti minuti. Dopo, il 17enne si è allontanato; mentre la vittima è tornata a casa e, insieme ai genitori, ha chiamato la polizia.

Partite subito, le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di risalire al giovane grazie alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, che hanno confermato la descrizione e la ricostruzione dei fatti della vittima. Ritrovato anche del materiale biologico. Il 17enne – riconosciuto sia per i tratti somatici sia per l’abbigliamento (quasi identico a quello indossato il giorno dell’aggressione)  – è stato rintracciato martedì 15 marzo nella stessa zona dove si era consumata la violenza. Trovato in possesso di un coltello e di una modica quantità di droga per uso personale, il minorenne, che ha già precedenti di polizia e in passato era stato fermato in centro con un coltello, è stato portato nel Centro di prima accoglienza per minori detenuti di Torino.

Fonte: MilanoToday