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Nadia la 15enne ucraina che a Monza ha trovato una seconda mamma

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adia ha 15 anni ed è arrivata a Monza settimana scorsa, con altri 49 profughi. La mamma si trova ricoverata in un ospedale di Milano insieme all’altro figlio, ma per Nadia non era possibile l’accoglienza nel nosocomio. Così che quando Agostino D’Antuoni – avvocato monzese che settimana scorsa ha organizzato con gli enti e alcune associazione del territorio, l’arrivo a Monza dei primi 50 profughi – ha cercato una sistemazione per la ragazzina ha chiesto aiuto a Viviana Cambiaghi. La monzese, senza pensarci due volte, ha aperto le porte della sua casa a Nadia.

Comunicano con il traduttore

Tra loro è scoppiato subito un grande feeling. “Un’empatia e un rapporto difficile da descrivere a parole – spiega Viviana -. Ma mi ha riempito il cuore”. Nadia non parla italiano e neppure inglese. Il traduttore è il mezzo con cui Nadia e Viviana comunicano. Comunicazioni che non si limitano alle semplici istruzioni quotidiane, come per esempio cosa mangiare, quando andare a fare la spesa, o se ha voglia di andare a fare una passeggiata. “Dopo pochi giorni che era arrivata mi ha scritto un biglietto: Mi ricorderò sempre di quanto mi hai voluto bene”.

“Per me è come una figlia”

Viviana si emoziona quando parla di Nadia. Viviana è mamma di due figli poco più che maggiorenni che si trovano all’estero a studiare. Sa come si sente una mamma quando i figli, anche se grandi, sono lontani. Le preoccupazioni, le ansie e la speranza che, lungo il loro cammino, incontrino sempre persone perbene. “In questi giorni ho pensato tanto alla mamma di Nadia che spero di poter incontrare presto. E ho pensato che Nadia doveva essere accolta come io vorrei che venissero accolti i miei figli. Sono molto felice di averla a casa. E per prima cosa, quando ho aperto la porta, le ho detto che quella non era casa mia, ma casa nostra. Perchè lei fa parte della nostra famiglia”.

Sempre insieme

L’incontro è avvenuto senza imbarazzi. Nadia da lunedì è occupata anche con le lezioni on line, ma non si allontana mai da Viviana. La mattina insieme nel negozio che la monzese ha in centro. Insieme per le passeggiate, le commissioni, i giochi con i cani di famiglia. “Nadia è una ragazza meravigliosa. Non ha ancora parlato di quello che ha visto e che vissuto in Ucraina mentre, con i suoi familiari e altri profughi scappava verso il confine. Ogni giorno manda messaggi e foto al suo papà che è rimasto in patria, e alla sua mamma”.

Fonte: MonzaToday

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