Terminati i lavori nel palazzo di corso di Porta Vigentina 9: l’edificio era stato progettato nel 1962.
no smart-building ecosostenibile caratterizzato da elevati standard di efficienza energetica. Queste sono le principali caratteristiche della scelta green fatta da Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni e Stelvio Agenzia Assicurativa, per la nuova sede in centro a Milano, denominata Vigentina9 (VG9).
La costruzione si estende su 5.600 metri quadrati ed è “espressione tangibile della filosofia del gruppo e della sua sensibilità verso investimenti ecosostenibili” si legge in un comunicato. L’edificio, progettato nel 1962 dall’architetto Enrico Bignoli e dall’ingegnere Franco Fasoli, è stato rivisitato in chiave moderna e del tutto trasformato, grazie ad un intervento di riqualificazione edilizia affidato al Gruppo Lombardini22.
L’ad Marco Di Guida commenta: “La nostra nuova sede milanese è un progetto immobiliare di cui siamo orgogliosi. È nato ed è stato realizzato per esprimere concretamente l’attenzione e l’importanza che attribuiamo alle persone, che sono al centro di tutti i nostri obiettivi. La scelta di offrire ai nostri collaboratori un luogo di lavoro del tutto nuovo, pensato su misura per loro ed in linea con i principi di work-life balance e integration ha dato vita a VG9. La scelta di acquistare un edificio storico e di riqualificarlo interamente con criteri volti alla massima riduzione dell’impatto ambientale – prosegue Di Guida – nasce dalla volontà di valorizzare il contesto urbano in chiave ecosostenibile, in linea con l’impegno concreto del nostro Gruppo internazionale verso la sostenibilità, l’innovazione e la società”.
La riqualificazione dell’immagine esterna di Vigentina9, infatti, le è valsa la certificazione Leed livello Platinum: il massimo possibile secondo il protocollo che valuta l’eco-compatibilità degli edifici. La nuova facciata di VG9 rispetta la sagoma originaria dell’edificio e, allo stesso tempo, lo caratterizza con una proposta più contemporanea, conferendogli “un dinamismo in armonia con il contesto urbanistico attuale”. All’interno tutto è stato pensato in “ottica di flessibilità con workstation in openspace, uffici multifunzionali e aree comuni ricreative fruibili anche per riunioni di lavoro o incontri informali, coerentemente con le nuove metodologie di lavoro adottate dal Gruppo che prevedono l’alternanza tra lavoro in sede, smart-working e relazioni in chiave digitale”.
Fonte: MilanoToday