Home ATTUALITA’ Scuole chiuse, c’è chi si offre come babysitter gratuitamente: l’appello di Noemi

Scuole chiuse, c’è chi si offre come babysitter gratuitamente: l’appello di Noemi

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Con la chiusura forzata delle scuole, molte famiglie hanno chiesto un aiuto per fronteggiare questa situazione di emergenza.  Questa è la storia di Noemi, che ha deciso di mettere la sua professionalità a servizio delle famiglie vivono un periodo di disagio.

Il curriculum di Noemi

Noemi Fiumanò, di Novara, ha 24 anni e sta studiando per conseguire la Laurea Magistrale in Consulenza Pedagogica per la Disabilità e la Marginalità. E’ già in possesso della laurea triennale in Scienze dell’Educazione, conseguita presso l’Università Bicocca di Milano. Il suo curriculum è di tutto rispetto, visto che è ricco di esperienze formative sull’autismo, sui disturbi dell’apprendimento e l’analisi comportamentale applicata.

L’appello sul profilo social

Qualche giorno fa, sul suo profilo Facebook, Noemi ha lanciato un appello con un post intitolato “A supporto delle famiglie”, in cui scriveva: “Mi chiamo Noemi, ho 24 anni e sono un’educatrice e una studentessa di Consulenza Pedagogica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ho molta esperienza come babysitter e da anni lavoro come educatrice-terapista domiciliare per famiglie con figli con diagnosi di disturbo dello spettro autistico. In questo delicato momento molti genitori sono costretti a tenere i figli a casa da scuola senza però potersi assentare dal lavoro o permettersi un o una babysitter. Per questo, avendo sempre lavorato in ambito di fragilità sociale ed essendo sensibile a queste tematiche, ho deciso di prestare gratuitamente la mia professionalità e disponibilità di tempo a quelle famiglie. In fin dei conti, stare a casa a guardare Netflix tutto il giorno tutti giorni non è poi così stimolante! Resto a disposizione per Novara e zone limitrofe”.

A pensarci bene, quello di Noemi è un gesto che in tanti potrebbero emulare per offrire aiuto a chi ne particolarmente  bisogno in questo clima di emergenza da Coronavirus.

 

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