Il reddito di libertà è una misura di sostegno economico volta a favorire l’indipendenza economica e l’autonomia delle donne vittime di violenza, che vivono in contesti di povertà. È tra le misure di sostegno varate per fronteggiare la crisi che la pandemia ha portato con sé, e permette d’ottenere fino a 400 euro al mese (cumulabili col reddito di cittadinanza).
Beneficiarie del reddito di libertà sono dunque le donne, con o senza figli, vittime di mariti e compagni violenti e seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e dai servizi sociali.
Come richiedere il reddito di libertà? È necessario rivolgersi all’INPS, compilando la domanda e inserendo:
- la dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza, che certifichi l’adesione ad un percorso di emancipazione ed autonomia
- la dichiarazione dei servizi sociali, che ne certifichino lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente
I 400 euro mensili potrano essere utilizzati per acquisire o riacquisire l’autonomia personale, per sostenere le spese d’affitto, e per sostenere il percorso scolastico o formativo dei figli minori.
Nei prossimi giorni, sul sito dell’INPS verrà pubblicato il modulo per l’avanzamento della domanda.
Fonte: MonzaToday